GLI OTTO SPIRITI MALVAGI
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Euro 13,30 PZ10, Volume 23041012 ()Keywords:
let_med,saggisticaAbstract:
Nel trattato Evagrio cerca di illuminare l'ordine e la successione con cui i pensieri si presentano alla mente, il modo di operare dei demòni, le differenze tra i pensieri, per poter discernere se provengono dai demòni o dagli angeli.CHUANQI
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Storie fantastiche Tang, Euro 14,10 PZ10, Volume 23041007 ()Keywords:
narrativaAbstract:
Queste storie fantastiche cinesi, scritte sotto la dinastia Tang (618-907), mettono in scena avventure e apparizioni, briganti e demoni, magnifiche e misteriose figure femminili: Ren, la donna-volpe, lieve e sfuggente come uno spirito, generosa e fragilmente creaturale; Yingying, di grande fascino e di grande carattere, e proprio per questo tragicamente abbandonata dal pavido amante — «Tutte le creature che il cielo ha dotato in misura eccezionale sono dèmoni, a se stesse o agli altri...» —; Yanniang, iniziata dalle monache alla magia e al terrorismo, capace di volare come il vento, di giustiziare un funzionario corrotto a colpi di pugnale, di trasformarsi in moscerino per proteggere un ministro amico, aerea e femminile incarnazione di taoismo e anarchia.FIGURE DELLA RELAZIONE
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Il Medioevo in Asin Palacios e nell'arabismo spagnolo, Euro 20,60 PZ10, Volume 23041004 ()Keywords:
saggi,let_medAbstract:
La pionieristica tradizione di studi dedicati alla cultura islamico-andalusa e al suo rapporto con quella europea dall'orientalismo spagnolo nell'arco di tempo che va dal tardo Ottocento di Ribera Tarragó sino al primo Novecento di Asín Palacios - autore del famoso e dibattuto scritto su "L'escatologia islamica nella Divina Commedia" - rappresenta nella cultura spagnola e in quella europea un evento che travalica il pur importantissimo accertamento storico-filologico. Andrea Celli è borsista post-dottorato presso il Dipartimento d'italianistica dell'Università di Padova, dove collabora anche con il Master in Studi interculturali.Notes:

IL GIUDICE DELLA BEIRA
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Euro 12,00 PZ10, Volume 23041002 ()Keywords:
let_medAbstract:
Il testo consiste in una farsa, continuazione della precedente "Farsa di Ines Pereira". Il contadino bonaccione, prima rifiutato, poi sposato e allegramente tradito dall'arguta Ines nel primo episodio, in questo sequel è chiamato a corte, per rendere ragione delle sentenze "bizzarre" da lui pronunciate in veste di (improbabile) giudice rurale.Notes:
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I FABLIAUX
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Euro 12,50 PZ10, Volume 23041001 ()Keywords:
let_medAbstract:
Descrizione Nella ricca e variegata produzione di Rutebeuf, attivo a Parigi tra il 1249 e il 1280 e considerato come una delle più originali personalità poetiche del XIII secolo, spiccano gli attacchi satirici contro i Domenicani e i Francescani, i "poemi della sventura", dove l'ispirazione personale si coniuga con la metafora ludica, e un gruppo di cinque fabliaux, che vengono qui riproposti nella traduzione di Alberto Limentani. Nei personaggi di questi racconti comici dominano la sopraffazione e l'ipocrisia, l'intreccio giocoso è illuminato e deformato da una luce livida e beffarda. Ma da questo corrucciato umor nero, che non si esaurisce nel moralismo e nella sentenziosità, emerge come nel "Testamento dell'asino" e nel "Peto del villano" - un enorme buffoneria, un'acre, eversiva cifra giullaresca, che sembra prefigurare l'avvento di Villon.Notes:

LA TESTA SENZA IL CORPO
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Il viso e l'invisibile nell'immaginario dell'Occidente, Euro 32,00 PZ10, Volume 16041022 ()Keywords:
icone,simboli,arrteAbstract:
Teste decapitate: dai crani degli Indios sudamericani alle statue della Grecia classica, da Dürer a Rodin, da Paul Klee a Picasso, da Cézanne a Max Ernst, da Delacroix a Francis Bacon. Teste di donne e uomini, di santi e profeti, di regnanti e figure mitologiche, a cavallo dei secoli e degli stili. Di questo originalissimo argomento tratta il nuovo libro della grande intellettuale francese, che sostiene con forza «la necessità dello sguardo, la necessità di guardare alla raffigurazione in sé, ma anche la necessità di vedere ciò che non viene raffigurato, per esempio la violenza della morte, la depressione, la castrazione e i tanti altri aspetti correlati alla mutilazione». Con una prosa a metà tra il letterario e il filosofico, e un ricchissimo apparato iconografico, il libro ripercorre una storia per immagini del visibile in Occidente, e diventa l’occasione per un ripensamento di alcune sue specificità, come l’importanza delle icone, che per i bizantini equivalevano non solo a una forma d’arte visuale ma anche a una forma di scrittura. Quel che infatti vediamo in un’icona è l’economia di ciò che non vediamo; essa è uno stimolo tanto a vedere quanto a pensare ciò che non è visibile. L’icona possiede dunque in sé una dimensione realmente minimalista: la sua essenza è assente da ciò che mostra. Da qui il rimando alla crisi dell’arte contemporanea che, dice Julia Kristeva, «è visivamente povera». Ecco perché stabilire una correlazione tra la testa narrata e il corpo assente, tra il visibile e l’invisibile, apre un nuovo spazio per la teoria, a sua volta rimasta celata dietro il visibile. «Ma prima di tutto occorre ristabilire l’importanza del visibile, perciò occorre imparare nuovamente a disegnare».Notes:

