Storia della Cavalleria
Un Cavaliere che moriva per la difesa della religione, per il signore cui aveva giurato fedeltà, per non venire meno ai suoi giuramenti, raggiungeva la salvezza, ma la salvezza raggiungeva pure se moriva per la dama, di cui in battaglia e nei tornei portava i colori. La dama ha una parte importante ed emblematica nel mondo cavalleresco e talora nell'investitura . In più testi si dice che è lei che prepara i bagni purificatori per il recipiando, lei lo veste, gli calza gli speroni e gli cinge la spada. Sulla dama e sul cigno, che è un animale sacro alla cavalleria e pietanza simbolica nei pranzi dei cavalieri, vengono pronunciati voti . A volte è la dama a conferire la Cavalleria, come fu della figlia di Filippo di Francia e moglie di Tancredi, che fece Cavaliere Gervaso figlio del visconte Edonese e la stessa poteva ricevere Cavalleria. Esiste pure un'iconografia in merito. Di certe donne si disse epitissa come di Elisabetta di Orns e militissa di Caterina Baum o vennero indicate come cavalleresse nel caso di Nerode e Alice di Orns. Tutti questi riferimenti li ritroviamo in una serie di testi della letteratura medievale in volgare. Quindi abbiamo tutti i cicli -a parte i cicli bretoni - che riguardano la Francia del Sud, i Trovatori e anche la letteratura germanica. Comunque per le donne vennero istituiti appositi Ordini Cavallereschi. Ricordiamo l'ordine di Sant'Elisabetta, l'ordine di Sant' Anna, l'Ordine della Cordigliera, l'Ordine della Scure, e moltissimi altri. Per quanto riguarda quest’Ordine della Scure, l’ultima sede è a Torino; nonostante che l’Ordine sia della Catalogna, noi lo abbiamo reso ufficiale. È un fatto che la donna, l'elemento femminile, fa parte del quotidiano del mondo cavalleresco. La devozione per la dama, scelta quale ideale della propria vita, gareggia con quello dello stesso Dio ed è risaputo come il Cavaliere debba sfidare e combattere per affermare la superiorità della propria dama. Impensabile un Cavaliere che non volgesse il pensiero alla sua dama, che non la invocasse in momenti di difficoltà, che non le dedicasse le imprese, che non ne portasse i colori. In tutte le storie cavalleresche più o meno antiche questo concetto è sempre evidenziato. |
Nello stesso periodo dell'inflorescenza della Cavalleria abbiamo le famose Corti d'amore, i tribunali d'amore ed il codice d'amore che caratterizzarono tutta la galanteria medievale e oltre. In quei tribunali composti da donne, a parte la presenza di qualche elemento maschile che vi svolgeva particolari funzioni, si giudicava sul comportamento dei Cavalieri verso la propria dama e anche sul loro valore militare. Vediamo invece una condizione un po' diversa riguardo agli Ordini Monastici Cavallereschi, come per esempio i Templari. La storia non ha reso e non rende onore alle sorelle dell'Ordine Cistercense fedeli a Santo Bernardo che abbandonarono almeno due conventi - uno in Francia e l'altro in Aragona - per seguire i confratelli oltre mare. E non si fa per niente menzione alla battaglia d'Acri che è stata l'ultima resistenza cristiana in Terra Santa che vide la morte di tutti gli eroici difensori. I Cavalieri Crociati presero le varie torri, imbarcarono inermi i nobili e tutti, avendo per ognuno una torre, difesero la città fino all'ultimo e poi sprofondarono. Oltre ai Templari, c’erano i Giovanniti, i Teutoni, l'Ordine di San Lazzaro, l'Ordine del Sacro Sepolcro con le rispettive sorelle - questo è importante dire - laboriose nei vari ospedali. Ricordiamo che l'Ordine di Santa Maria dei Teutoni ha sempre avuto le donne e lavoravano in collaborazione. Erano Ordini Ospitalieri che avevano il compito di curare i malati come l'Ordine di San Lazzaro che poi si fonderà con l'ordine di San Maurizio. Le donne erano laboriose contro i Musulmani in quel periodo, perché anche se la donna non portava la spada era comunque armata di altre cose : il coraggio personale, per cui non abbandonarono i loro confratelli e furono tutte ammazzate, sottoposte a tortura, sgozzate. Quando veniva preso prigioniero un Giovannita o un Templare, veniva torturato e ucciso nel peggiore dei modi. Dunque anche in questi Ordini si ritrova la presenza femminile, seppur non tratteggiata come nella Cavalleria laica. Avemmo qui le sorores controparte dei fratres, di cui poco si parla o si evita di parlare. Pochi autori ne hanno parlato in passato, ma senz'altro questo era a conoscenza di moltissimi personaggi della letteratura francese come Hugo che diedero nuovo lustro al Medioevo, anzi lo fecero rinascere. L'autore inglese Forey dà numerosi esempi di donne che presero i voti ricevute tra i fratelli del Tempio in " Women the military Order" e nel libro di Mola (pag.44) sulla regola.
Sono moltissime le regole sui Templari sparse in tutta Europa, non c’è una sola regola, ce ne sono moltissime. Poi abbiamo naturalmente quella di San Bernardo. L'Ordine delle Dame della Scure. Gli Ordini di Cavalleria sono normalmente fondati per alimentare il coraggio e ricompensare i servizi dei guerrieri. L'Ordine delle Dame della Scure venne eretto da Berengario in memoria della vittoria riportata sui nemici grazie alla bravura delle donne. Infatti la città di Tortosa in Catalogna si trovava assediata dai musulmani . Le donne salirono sulle mura e con la forza della disperazione difesero la città a colpi di asce e scuri, obbligando il nemico a fuggire. Per premiare il coraggio delle amazzoni catalane il conte Berengario non fondò soltanto quell'Ordine, ma concesse a loro tre grandi privilegi : - in tutti i luoghi e in tutte le assemblee pubbliche le cavalleresse precederanno gli uomini ; - esse saranno esenti da tutte le imposte e sussidi e saranno ereditiere di tutti i preziosi, pietre, oro e argento, dei loro mariti; - riceveranno gli stessi onori e la considerazione degli ordini militari maschili . (Non dimentichiamo che in Spagna c'erano molti Ordini che erano stati addestrati dagli ordini Giovanniti e Templari soprattutto). Esiste un brano ( sono sette) di un valorosissimo musicista, purtroppo morto a 26 anni. Questo musicista vivrà gli ultimi suoi anni in un monastero di tradizioni, perché egli era al corrente di un certo sapere. E nel delirio prima di morire, poco tempo prima, ebbe una visione e diede una spiegazione del brano e disse : - Io vedo nella Regina - Salve o Regina appunto - nella Madonna, una donna” E lui sognò questa donna che si avvicinava armata di spada e di luce e disse : - Ella mi consola e mi dà tanto coraggio e tanta forza… ella, armata della sua spada, è piena d’amore … ( Il musicista G.B. Pergolesi)
BIBLIOGRAFIA DEI TESTI: LA REGOLA DEI TEMPLARI – I POVERI CAVALIERI IN CRISTO-INIZIAZIONE CAVALLERESCA - THE MILITARY ORDER- ENCICLOPEDIA CAVALLERESCA - ORDINI CAVALLERESCHI