Source:
Euro 60,00 PZ9, Volume 27020909 ()
Keywords:
Evola
Abstract:
Gli scritti che, tra il 1934 e il 1973, Julius Evola
compose per il Roma manifestano - nota Piero
Di Vona nella sua introduzione - l'evidente volontà
di comunicare con il popolo. Negli auspici
dell'Autore, il popolo era il ricettacolo della
tradizione; era una energia di carne e voce e
nervi latente, in attesa dell'ideale che l'animasse e
della decisione che la muovesse; era il compendio,
sovente inconsapevole, di una spontanea
resistenza alle oligarchie che hanno pervertito la
storia ultima; era infine un contingente di riserva,
capace talora di forza e fervore, pur rudi.
Aristocrate magnanimo e vigoroso, per essenza e
non per polverosi echi araldici, Evola rivolse al
popolo parole accensive e pensieri divampanti: le
parole dell'anima e i pensieri dello spirito
universale, supremo e intimo, ineffabile e istintivo,
che, per la propria causa (né buona né cattiva, ma
la semplice e sola), non distingue tra guerra e
pace, non di scrimina tra odio e amore.
Notes: