Source:
Euro 7,50 PZ10, Volume 02121028 ()
Keywords:
india,letteratura
Abstract:
«Il testo di questa novella fu pubblicato dall’Jacobi nella sua nota crestomazia prācrita: Ausgew. Erzähl. in Māhārāṣtrī; questa di Brahmadatta è la prima, ed è la più lunga (pagg. 1-20) e forse la più interessante della raccolta. È tolta dalla ṭīkā di Devendra all’Uttarādhyayanasūtra, la quale alla sua volta è estratta dalla vṛtti di Çāntyācārya al sūtra medesimo. Il prof. Leumann, in due articoli della Wiener Zeits. für die k. des Morgenl. (V pagg. 111-146 e VI pagg. 1-46) studiò e confrontò fra loro le varie redazioni di questa novella. Poiché la rivista viennese è poco diffusa fra noi, e poiché le ricerche del Leumann sono di grandissima importanza per la storia della filiazione e per la retta intelligenza del racconto, stimo opportuno accennarvi brevemente. Nel suo primo articolo, il L. potè studiare due redazioni jainiche, cioè la metrica del Cittasambhūijja nel XIII dell’Uttarā° e la vṛtti suddetta di Devendra: ed una redazione buddhistica, il Cittasambhūtajātaka (Fausbōll 498), composto per metà in prosa, per metà in versi; una quarta redazione, fondamentalmente divergente dalle precedenti, era offerta dall’ Āvaçyakaniryukti e dalla relativa cūrṇi, ma fu studiata a parte dal L., non aiutando essa a ristabilire la forma originaria della leggenda.» [...]
Notes: