Source:
Euro 13,90 PZ9, Volume 09100906 ()
Keywords:
druidi
Abstract:
La dottrina drudica è ancora oggi quasi completamente sconosciuta. “I sapienti non mettevano per iscritto le loro cognizioni”, affermano Françoise Le Roux e Christian-J. Guyonvarc’h, due specialisti del mondo celtico. Non si può quindi accedere ad alcuna conoscenza diretta e bisogna sempre fare sempre riferimento a testi di seconda mano, cioè ai resoconti stilati dagli autori classici (Tacito, Strabone, Cesare e Diodoro Siculo). Questi ci hanno però trasmesso solo approssimazioni, riflessioni alterate dalla loro cultura. Alcuni, per esempio, li reputavano dei teologi o filosofi, simili ai santoni indiani, immersi nello studio della natura e in comunione con gli dèi. Secondo Giulio Cesare, essi costituivano una casta cui gli aspiranti potevano accedere solo dopo lunghi studi: erano allo stesso tempo sacerdoti e detentori del sapere, ma soprattutto tramandavano la memoria dei Celti privilegiando la trasmissione orale, perché non volevano congelare la scienza, da loro considerata in perenne evoluzione.
Notes: