Source:
Euro 28, Volume 978-88-848 ()
Keywords:
Pensiero_occidentale filosofia_contemporanea
Abstract:
Nota editore: "Abbiamo o siamo un corpo? La domanda ha senso solo se con “corpo” si intende, oltre al provvisorio supporto materiale della vita organica, anche il punto di orientamento “estetico” del commercio col mondo e, forse, perfino una non meglio precisata materia “sottile”. La crisi del dualismo corpo/spirito provocata dalle tecnoscienze potrebbe a sua volta imparare qualcosa dall’evoluzione “carsica” del concetto di “corpo spirituale”, autentico ideale regolativo di molti saperi premoderni (non solo esoterici), da un esame cioè di alcuni dei principali modelli di ontologia “sottile”: dall’escatologia cristiana del corpo risorto, giungendo, attraverso varie metafisiche “intermediariste” (l’ochema neoplatonico, il corpo eucaristico e di Maria, il corpo astrale del paracelsismo, lo spirito della filosofia medica, imponderabili fisico-mistici come l’etere, la quintessenza alchemica, ecc.), all’organica concezione della Geistleiblichkeit di un teologo dell’età dei Lumi come Friedrich Christoph Oetinger.
Ne emerge un “pluralismo ilico” che resiste alla progressiva identificazione di spirituale e incorporeo in nome di un’ontologia stratificata e carica di aspettative epistemologiche non meno che soteriologiche; non tanto e non solo dunque un’arcaica metafisica costretta alla clandestinità dal razionalismo moderno, quanto un autentico revenant del pensiero occidentale, che nel corpo spirituale ha cercato la condizione di possibilità non solo dell’interazione psicosomatica ma anche della salvezza (eventualmente pre-escatologica) dalla corruzione delle cose."