Source:
Euro 16,00 PZ11, Volume 11031112 ()
Keywords:
battaglie,md
Abstract:
La "Descriptio victoriae Karoli", scritta in Francia dopo il 1272 da Andrea d'Ungheria, già cappellano dei re d'Ungheria Bela (1235-1270) e Stefano V (1239-1272), è dedicata a Pietro, conte di Alançon, nipote di Carlo d'Angiò, e presenta una particolareggiata rasegna di personaggi, rivalità, alleanze e scontri definitivi tutti intrecciati intorno alle figure dei tre protagonisti dell'opera, Manfredi, Carlo e Clemente IV, immersi nel gorgo fittissimo di sostenitori ed avversari, nelle metafore della guerra, nel confronto cieco di Guelfi e Ghibellini, qui raccontati in una primissima fase a colorire I'irrequitezza politica delle fazioni italiche. ll posto che Andrea sceglie per sè è quello del testimone di parte che già conosce l'esito dei fatti; quindi un ruolo prevalentemente comodo e letterariamente interessante, in grado di giocare con gli eventi arricchendoli d'interventi nella
speranza che "ne venga per i posteri I'esempio e l'ammirazione per l'espressioni meravigliose".
Motivi di lettura: Prima traduzione italiana con testo lalino a fronte.
Descrive nella sua cronaca la presa di possesso del regno di Napoli, con le varie battaglie di Ceprano, San Germano (Cassino) e la defìnitiva battaglia di Benevento con la morte di Manfredi.
"Biondo era e bello e di gentile aspetto..."
"…Io son Manfredi, nepote di Costanza imperatrice;…" (Dante, Purgatorio III)
Notes: